L’iniziativa in occasione della Giornata della Memoria, organizzata dalla Scuola di Danza Etoile e la Parrocchia SS.ma Trinità, ha visto il coinvolgimento di tante persone, delle scuole – quindi dei giovani – e di tanti cittadini.
Credo sia necessario, anche e soprattutto oggi, ricordare ciò che è stato, che non significa schierarsi con una parte piuttosto che l’altra nella situazione che stiamo vivendo, ma essere consapevoli sempre di più delle atrocità di chi l’umanità è stata capace. Su sollecitazione degli organizzatori, mi sono sentito di ricordare che “il problema del singolo, se ignorato e non affrontato, diventerà prima o poi il problema di tutti”.
Con l’associazione culturale La Città Futura abbiamo da subito sposato la proposta della maestra Catia Attenni e, siamo sicuri, che questo è solo l’inizio di una collaborazione forte per raccontare al territorio, con l’arte, ciò che siamo e che possiamo essere di bello.
Nel pomeriggio l’iniziativa è stata replicata per il pubblico libero, con la testimonianza di Andrea Di Veroli, presidente dell’associazione nazionale ex deportati (sez. di Roma) e nipote del concittadino genzanese Giulio Amati, soppresso nelle camere a gas di Landsberg.




		